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Ognuno di noi , spesso e volentieri , si chiede , da dove derivano senza darsi una risposta , dolori “improvvisi idiopatici”  , che spesso sfociano in disturbi della funzione fisiologica del corpo ( funzione para-fisiologica , anticamera della patologia di origine biomeccanica…) , che se trascurati nel tempo portano a vere e proprie “patologie idiopatiche” , di origine posturale- pato/biomeccanica ,   che diventano di importanza :  ortopedica , neurologica , o organico-viscerale ecc..... . In genere queste patologie sono solo il risvolto di uno “scompenso posturale” ( para-dismorfismo posturale..)  del corpo  ( causa biomeccanica) , che subisce una conseguente  “ perturbazione del suo equilibrio omeostatico fisiologico e biomeccanico” , che nel tempo , il corpo , non  riesce piu’ ad auto/compensare , in dei limiti para-fisiologici , perturbando la sua omeostasi , a tal punto, che si ammala dando vita allo"stato patologico”( effetto finale)  .

 

 Questo stesso discorso clinico osteopatico  , se pur in un ottica differente , si riscontra anche dopo un “evento post-traumatico” ( esempio frattura scomposta di un arto..) , dove la medicina allopatica , agira’ sulla  rimozione della “patologia in situ ” , e quindi sull’ effetto patologico secondo un preciso iter clinico ( esempio di iter clinico : iniziale  operazione chirurgica se si trattera’ di una frattura scomposta , con successivo trattamento ortopedico,  per favorire l’ osteogenesi riparativa della frattura ,con successiva fisioterapia per il recupero della mobilita’ articolare , rimozione dell’ edema accumulato nell’ arto , e rinforzo del tono-trofismo muscolare locale, recupero propriocettivo/ neuro-motorio locale…) .

 

 

Questo iter clinico , permettera’ certamente di far guarire il “paziente patologico”   dalla patologia , ma portera’ ad inevitabili  “squilibri biomeccanici” , e quindi a veri e propri “ para-dismorfismi posturali” , come conseguenza ,  dell’ evento patologico ( dati dall’ immobilita’ dell’ arto fratturato , che avra’ intanto creato degli inevitabili ,  scompensi posturali e biomeccanici , nell’ equilibrio del baricentro corporeo del paziente…)  che successivamente alla sua risoluzione  ,  porteranno nonostante  la risoluzione della patologia , a conseguenti ,  squilibri dell’ omeostasi del corpo del paziente . Questo discorso ,  alla lunga ,  potrebbe creare , altri  possibili “effetti patologici” , che nel caso specifico ,  l’osteopata d.o.- posturologo , dovra’ “prevenire”,  agendo sul riequilibrio posturale e biomeccanico del paziente , ( ormai ex paziente patologico…) , curando cosi’ la causa di “origine biomeccanica” di esse , riequilibrando l’omeostasi  , e quindi  la  “corretta postura” dello stesso.

 

 

L’osteopata D.O.- Dottore in Chinesiologia/Posturologo ( scienze motorie)  , ha quindi il compito di , “risolvere  , migliorare , o prevenire”  in “ in via indiretta” , lo stato di malattia dell’ individuo ( senza curarla direttamente…) ,  senza uso di farmaci , evitando cure  spesso stressanti ( essendo una medicina olistica manuale , complementare a quella allopatica..) , curando esclusivamente la “causa di origine posturale” della patologia , e quindi l’origine biomeccanica di essa , che altera l’omeostasi del corpo , dando origine all’ effetto patologico ( franca patologia..) , senza curarne mai direttamente l’effetto patologico . Ricordiamoci , che la cura della patologia in se stessa ( effetto..)  , e’ di competenza Medico-Sanitaria  ( specialista e tecnici  di medicina allopatica..) ,  e  non  e’ , compito dell’ osteopata d.o. –posturologo ( non rientra nella filosofia della medicina osteopatica e posturale, e nel concetto della medicina olistica in generale….) , il quale  allo stesso tempo , non e’ abilitato a prescrivere farmaci ( prescritti esclusivamente dal medico allopatico specialista di riferimento…) , e non usa per nessuna ragione sul suo utente , un approccio medico-riabilitativo allopatico ( fisioterapia , non essendo abilitato a farla...salvo l’osteopata D.O. non sia anche laureato in fisioterapia..) , eseguito normalmente , sotto prescrizione dello specialista di medicina allopatica di riferimento ( ortopedico , fisiatra , neurologo ecc…) , nell’ atto pratico sanitario ,  dalla figura del tecnico sanitario esperto in medicina fisica e riabilitativa ( fisioterapista ), come mero atto di " riabilitazione fisica e motoria del paziente" . 

 

Chiarita la funzione dell’ osteopata d.o.-dottore in chinesiologia/ posturologo ( secondo la filosofia della medicina osteopatica / posturale ed olistica…)  , sara’ ora utile spiegare agli utenti come lo stesso ,  dottore in osteopatia d.o./posturologo , lavorera’ clinicamente , sul suo potenziale paziente , che si presenta presso il suo studio medico .  

In primo luogo lo specialista ,  valutera’ con un “consulto  generale osteopatico” iniziale , le problematiche “posturali” del paziente , legate ad un determinato stato “patologico” , gia’ certificato dal medico curante o specialista , quantificando l’eventuale piano terapeutico , da effettuare in accordo con il paziente , per risolvere la “ causa posturale”, e quindi biomeccanica , delle connesse “patologie” presentate dall’ utente  , cosi’ da permettere nello stesso ,la possibile , guarigione dalle stesse . Nel contempo lo specialista valutera’  anche il materiale clinico diagnostico fornito dall’ utente , e gli eventuali referti clinici forniti dall’ utente , e certificati dopo visite specialistiche , dai medici specialisti di riferimento  . 

 

Una volta concordato , il piano terapeutico , lo specialista osteopata d.o.- posturologo , effettuera’ un “approfondita” visita  di “medicina osteopatica e posturale” , dove valutera’ lo stato di salute anamnestico del paziente a livello medico-osteopatico ,valutando e testando nello stesso i blocchi microposturali di mobilita’ del suo corpo ( test di medicina osteopatica ) , effettuando infine , un esame posturale “approfondito” , con appositi test posturali , valutando inoltre , in regime statico e dinamico , nella postura eretta , la “simmetria posturale” del paziente , le eventuali anomalie posturali e patomeccaniche ( paradismorfismi come ad es. scoliosi ad “s” italica…)  qualora presenti , che possano inficiare , l’equilibrio del baricentro del corpo.

 

Da qui svolti i seguenti esami clinici basilari , il dottore osteopata d.o.   potra’ comparare clinicamente ,  le eventuali “anomalie posturali” trovate , con i “blocchi di micromobilita’ posturali “ ravvisati nei vari punti del corpo” esaminati semeiologicamente , nel paziente  , grazie ad appositi test osteopatici  effettuati dallo specialista ( in particolare nell’ apparato locomotore)  . questo servira’ all’ osteopata d.o. , per  cercare clinicamente , le  “correlazioni-lesioni patomeccaniche” ( disfunzioni somatiche) presenti a livello clinico-osteopatico tra di loro . queste informazioni cliniche , si andranno infine , a comparare , con la situazione “anamnestica generale medico-osteopatica” ( anche per correlare eventuali squilibri posturali , alle patologie mediche presenti nel paziente..) , per poi iniziare una strategia clinica di trattamento,  o piu’ trattamenti , “mirati” di medicina osteopatica , finalizzate a risolvere le problematiche posturali trovate nel paziente , per poi  correggere con apposite “normalizzazioni” manuali  , i blocchi di micromobilita’ patomeccanici trovati nello stesso. Agendo con la seguente prassi clinica , l'osteopata D.O. , stimolera' il suo utente , verso la strada dell'autoguarigione del corpo  , da  stati “patologici” , di origine patomeccanica” ,  correlati direttamente , suo stato di “squilibrio posturale para-dismorfico”. Per ottenere questo effetto , l' osteopata d.o.-posturologo , agira’ primariamente, sui “blocchi di mobilita’ corporei”(quindi sulla causa, di lesione primaria somatico-biomeccanica, che perturba la postura del paziente, e che e' connessa/e alla/e patologia/e del soggetto..) , presenti nella postura del soggetto (ricordiamoci che secondo l'approccio clinico-osteopatico , gli stessi  blocchi biomeccanici nel corpo dell’ utente  ,  potranno essere presenti a livello strutturale / muscolo-scheletrico , viscerale , cranio-sacrale , emozionale , fasciale…) . In sintesi , questa azione fatta dall’ osteopata D.O. , sulla “ causa posturale”  , e quindi “patomeccanica” , di origine  , delle connesse patologie associate (effetto)  , permettera’ al paziente , di ritrovare autonomamente la via della salute , e quindi del riequilibrio dell’omestasi  fisiologica  , senza aver curato direttamente lo stato patologico del soggetto , ma bensi’ agendo “ manualmente” sulla causa posturale e somatica ( che alla base della patologia) , portando alla regressione della/e associata/e patologia/e .

 

Lo specialista inoltre , se lo riterra’ ,  necessario , all’ interno del piano terapeutico concordato con il paziente  , potra’  favorire  , il riequilibrio posturale  dello stesso, e la successiva stabilizzazione del risultato clinico-posturale , avvalendosi all’ occorrenza ,  anche di “ macchinari posturali specifici” ( es. piccoli attrezzi per la rieducazione posturale) , una volta rimossi i blocchi biomeccanici di micromobilita’  nel corpo del paziente ( disfunzioni somatiche)  , per accelerare il processo di autoguarigione  totale o parziale , dei tessuti corporei ,  da eventuali “ stati residui patologici infiammatori , o degenerativi secondari “ di diversa entita’ (  inteso come “effetto-sintomo” ,prevalentemente di natura ortopedica… come ad es. ernie o protusioni discali  , come  esempio di patologie ortopediche secondarie .. ) .

 

Successivamente  il paziente , all’ interno del piano terapeutico  , una volta finita la parte di “trattamento osteopatico” , dovra’ necessariamente “ mantenere e potenziare” , la “corretta postura” , biomeccanicamente  riequilibrata da “apposite normalizzazioni ” manuali , e dall’ uso di eventuali  “macchinari posturali” ,  effettuati dallo specialista  , attraverso un successivo programma di “rieducazione posturale specifico”  , tramite  specifici “esercizi posturali correttivi” ( chinesiterapia posturale specifica correttiva , per prevenire gli squilibri posturali “normalizzati con il trattamento osteopatico” , onde evitare che ricompaiano nel paziente , quegli  stessi squilibri posturali , e quindi quei  blocchi di mobilita’ corporei  , trattati con l’osteopatia , evitando in sintesi , una succesiva “ricaduta secondaria patologica”, come effetto conseguente…) guidati dall’ osteopata d.o ( dottore in medicina osteopatica) -posturologo ( dottore in scienze motorie)  .

 

gli esercizi posturali , saranno selezionati , in maniera  “mirata ” in base ai para/dismorfismi  posturali , ed alle lesioni patomeccaniche osteopatiche ( blocchi di micromobilita’ del corpo..) diagnosticate  e trattate  , osteopaticamente e posturologicamente , dall’ osteopata d.o. . Questo approccio rispettera’ , quindi le finalita’ cliniche , di trattamento posturale , utili nel paziente , ai fini di evitare “ricadute patologiche ” nello stesso  .

 

Le sedute con esercizi di “ chinesiterapia posturale correttiva” serviranno quindi , “miratamente”  e “successivamente” ,  ai/al trattamenti/o osteopatici/o , per rinforzare e mobilizzare “ correttamente” , la “postura” :  di catene muscolari , fasce , organi , articolazioni, tendini ,ossa ecc… , per riequilibrarle secondo un “corretto assetto biomeccanico”  , nel paziente ,  correggendo di conseguenza , la sua postura . Successivamente finita questa fase , nel paziente  , sara'consigliato fare un attivita' motoria preventiva-posturale  , per "prevenire" , squilibri patomeccanici-posturali ,che possono riportare ,il soggetto in uno stato conseguente di "correlata patologia" ( es. ginnastica posturale  generale di mantenimento, per  migliorare il tono-trofismo globale-generale delle catene muscolo-fasciali , la mobilita'-flessibilita' generale articolare e legamentosa, e l'equilibrio generale neuro-motorio e propriocettivo della sua postura  ).

 

In questa ottica , si permettera’ all’ utente , cosi’ di prevenire , la ricreazione , di  determinati  “squilibri posturali” , intesi  come “causa di perturbazione primaria dell’ omeostasi fisiologica del corpo” , e quindi come “ blocchi biomeccanici-somatici di mobilita’ corporea”  , evitando in conclusione , che nello stesso ,possa avvenire,una"ricaduta clinica" , che sfoci , in un conseguente ,“ effetto patologico secondario”.

 

 

 

 

 

alcuni esempi di patologie conseguenti a squilibri posturali , in cui e’ indicato il trattamento “adattato” osteopatico  e posturologico clinico :

 

cervicobrachialgie , dorsalgie , discopatie ed ernie ,lombalgie , scoliosi , ipercifolordosi con algie associate , spondilolisi , spondilolistesi , sindrome da colpo di frusta cervicale , affezioni reumatiche ,  gastriti , coliti , ernie iatali , reflusso gastro-esofageo , calcolosi biliare e renale , pirosi del tratto digerente , cefalee di diverso genere , sub-lussazioni dovute a malocclusioni dentali 1,2,3 classe , nevralgie del trigemino e dei nervi facciali , alcuni problemi dell’ apparato genitale femminile e maschile (cistiti ,amenorrea,prostatiti,uretriti...ecc) , patologie del sistema nervoso periferico e centrale , disfunzioni endocrine ed immunitarie , stati di alterazione psico-emozionale ( ansia, depressione ecc…) , patologie pediatriche e dell’ accrescimento , miopatie , strabismi oculari infantili , patologie della sfera Orl  ( es. labirintiti , cupolitiasi ecc..) , sindrome da deficit posturale .

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